Primi passi con il babà ....
Se qualcuno mi dovesse chiedere perchè io abbia pensato di fare il Babà .....non ho risposte.
L'avevo in testa da sempre ma diciamo che la spinta decisiva l'ha sferrata Maurizio Santin con il suo savarin presentato alla cena di gala del WPS n.1 a Milano....e quel Babà au mètre di Christophe Michalak che guardo ogni tanto sospirando.
E' stato come iniziare un viaggio verso un paese a tratti completamente sconosciuto. E molte delle caratteristiche che applico nel fare i miei dolci....qui sono saltate per aria. La non o scarsa conoscenza delle giuste modalità di lavorazione, la tipologia degli ingredienti usare, le temperature, i tempi....tutto come iniziare da zero. L'impasto guida la lavorazione che si sceglie di fare e la difficoltà maggiore è stata quella di unire alla lettura della ricetta la capacità di guardare l'impasto e comprendere quando fermarsi, quando aumentare la velocità della lavorazione, quando decidere di non seguire perfettamente la ricetta.... Insomma, un viaggio.
Ho fatto due impasti diversi. Entrambi validissimi e suscettibili di essere sbagliati solo per le mie esegue conoscenze sui lievitati.....Nel primo, ho fatto moltissimi errori ma ho ottenuto un babà che non era male al gusto ...una buonissima e bella spugna ma assolutamente non corrispondente all'alveolatura di un vero babà .
Poi, ci ho ritentato. Con piu' calma e infarcita di tutti i consigni e pareri avuti da amici esperti.
Ho eseguito un altro impasto ma la cosa importa...
Fonte di notizie:
i dolci di pinella
URL di origine:
http://idolcidipinella.blogspot.com.es/
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